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Ritratto dell'empio

14 (A)Al direttore del coro. Di *Davide.
Lo stolto ha detto in cuor suo: «Non c'è Dio».
Sono corrotti, fanno cose abominevoli;
non c'è nessuno che faccia il bene.

Il Signore ha guardato dal cielo i figli degli uomini,
per vedere se vi è una persona
intelligente,
che ricerchi Dio.

Tutti si sono sviati, tutti sono corrotti,
non c'è nessuno che faccia il bene,
neppure uno[a].

Son dunque senza conoscenza tutti
questi malvagi,
che divorano il mio popolo come se fosse pane
e non invocano il Signore?

Ma ecco, son presi da grande
spavento
quando Dio appare in mezzo ai giusti.

Voi cercate di confondere
le speranze del misero,
perché il Signore è il suo rifugio.

Oh, chi darà da *Sion la salvezza
a *Israele?
Quando il Signore farà ritornare gli
esuli del suo popolo,
*Giacobbe esulterà, Israele si
rallegrerà.

Footnotes

  1. Salmi 14:3 +Ro 3:10-12.
'Salmi 14 ' not found for the version: La Bibbia della Gioia.

Il Signore vide che la malvagità degli uomini era grande sulla terra e che il loro cuore concepiva soltanto disegni malvagi in ogni tempo.

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'Genesi 6:5' not found for the version: La Bibbia della Gioia.

Costruzione dell'arca

11 (A)Or la terra era corrotta davanti a Dio; la terra era piena di violenza. 12 Dio guardò la terra; ed ecco, era corrotta, poiché tutti erano diventati corrotti sulla terra.

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'Genesi 6:11-12' not found for the version: La Bibbia della Gioia.

Universalità del peccato

(A)Che dire dunque? Noi siamo forse superiorie[a]? No affato! Perché abbiamo già dimostrato che tutti, Giudei e Greci, sono sottoposti al peccato, 10 com’è scritto:
«Non c’è nessun giusto, neppure uno.

11 Non c’è nessuno che capisca,
non c’è nessuno che cerchi Dio.

12 Tutti si sono sviati, tutti quanti si sono corotti.
Non c’è nessuno che pratici la bontà, no, neppure uno»[b].

13 «La loro gola è un sepolcro aperto; con le loro lingue hanno tramato frode»[c].
«Sotto le loro labbra c’è un veleno di serpenti»[d].

14 «La loro bocca è piena di maledizione e di amarezza»[e].

15 «I loro piedi sono veloci a spargere il sangue.

16 Rovina e calamità sono sul loro cammmino

17 e non conoscono la via della pace»[f].

18 «Non c’è timor di Dio davanti ai loro occhi»[g].

19 Or noi sappiamo che tutto quel che la legge dice, lo dice a quelli che sono sotto la legge, affinché sia chiusa ogni bocca e tutto il mondo sia riconosciuto colpevole di fronte a Dio; 20 perché mediante le opere della legge nessuno[h] sarà giustificato davanti a lui; infatti la legge dà la conoscenza del peccato.

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Footnotes

  1. Romani 3:9 No di certo, lett. non avvenga.
  2. Romani 3:12 Noi siamo forse superiori? Altri traducono: simao in condizione inferiore a loro?
  3. Romani 3:13 +Sl 14:1-3; 53:1-3.
  4. Romani 3:13 +Sl 5:9.
  5. Romani 3:14 +Sl 140:3.
  6. Romani 3:17 +Sl 10:7.
  7. Romani 3:18 +Is 59:7, 8
  8. Romani 3:20 +Sl 36:1.

Ricapitolando: possiamo dunque affermare che noi Ebrei siamo migliori degli altri? Assolutamente no, perché abbiamo già dimostrato che tutti gli uomini, senza distinzione, sono peccatori, sia Ebrei che stranieri. 10 Come dicono le Scritture:

«Non cʼè nessuno che sia giusto, nemmeno uno.

11 Nessuno che capisce, nessuno che cerchi Dio.

12 Tutti si sono sviati, e hanno preso la strada sbagliata. Tutti insieme si sono corrotti. Non cʼè nessuno che faccia il bene, no, neppure uno.

13 Parlano in modo osceno, che ripugna come il tanfo di una tomba aperta. La loro lingua è pronta alle bugie, nelle loro parole cʼè il veleno delle vipere.

14 La loro bocca è piena di maledizioni e di odio.

15 Ad uccidere non ci pensano due volte.

16 Ovunque vadano, lasciano dietro di sé miseria e rovina, 17 e non conoscono la via della pace.

18 Se ne infischiano di Dio e di quello che pensa di loro».

19 Così il giudizio di Dio pesa gravemente sopra gli Ebrei, perché erano loro i responsabili delle leggi di Dio e dovevano osservarle, anziché fare i loro sporchi comodi. Perciò nessuno di loro ha delle scuse, e il mondo intero deve stare in silenzio, colpevole davanti al Signore onnipotente.

20 Vi rendete conto ora? Nessuno può essere riconosciuto giusto da Dio per mezzo dellʼubbidienza alle sue leggi. Infatti, più conosciamo le leggi di Dio, più ci rendiamo conto che non le osserviamo, anzi è proprio grazie a queste leggi che comprendiamo di essere peccatori.

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