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18 Raccontai loro come la benefica mano del mio Dio era stata su di me, e riferii le parole che il re mi aveva dette. Quelli dissero: «Sbrighiamoci e mettiamoci a costruire!» E si fecero coraggio con questo buon proposito.

19 Ma quando Samballat, il Coronita, e Tobia, il servo ammonita, e Ghesem, l'Arabo, lo seppero, si fecero beffe di noi, e ci disprezzarono dicendo: «Che cosa state facendo? Volete forse ribellarvi al re?» 20 Allora risposi loro: «Il Dio del cielo ci farà ottenere successo. Noi, suoi servi, ci alzeremo e costruiremo: ma voi non avete né parte né diritto né memoria a Gerusalemme».

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Allora la gente del paese si mise a scoraggiare il popolo di Giuda, a molestarlo per impedirgli di fabbricare, e a corrompere dei consiglieri perché facessero fallire il suo piano. Questo durò per tutta la vita di Ciro, re di Persia, e fino al regno di *Dario, re di Persia.

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La costruzione del tempio ripresa

(A)I *profeti *Aggeo e *Zaccaria, figlio di Iddo, profetizzarono nel nome del Dio d'*Israele ai Giudei che erano in *Giuda e a *Gerusalemme. Allora *Zorobabele, figlio di Sealtiel, e *Iesua, figlio di Iosadac, andarono a riprendere la costruzione della casa di Dio a Gerusalemme; e con loro erano i profeti di Dio, che li assistevano.

In quel medesimo tempo giunsero da loro Tattenai, governatore d'oltre il fiume, Setar-Boznai e i loro colleghi, e parlarono cosí: «Chi vi ha dato l'ordine di costruire questa casa e di rialzare queste mura?» Poi aggiunsero: «Quali sono i nomi degli uomini che costruiscono quest'edificio?» Ma l'occhio del loro Dio vegliava sugli *anziani di Giuda, e quelli non li obbligarono a sospendere i lavori, finché la cosa non fosse stata sottoposta a *Dario, e da lui fosse giunta una risposta in proposito.

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Preghiera per il popolo oppresso

123 (A)Canto dei pellegrinaggi.
A te alzo gli occhi,
a te che siedi nei cieli!

Ecco, come gli occhi dei servi
guardano la mano del loro padrone,
come gli occhi della serva guardano
la mano della sua padrona,
cosí gli occhi nostri sono rivolti
al Signore,
al nostro Dio,
finché egli abbia pietà di noi.

Abbi pietà di noi,
Signore, abbi pietà di noi,
perché siamo piú che sazi di disprezzo.

L'anima nostra è piú che sazia dello scherno degli orgogliosi e del disprezzo dei superbi.

Il Signore protegge e libera i suoi fedeli

124 (B)Canto dei pellegrinaggi.
Di *Davide.
Se il Signore non fosse stato in nostro favore,
–lo dica pure *Israele –

se il Signore non fosse stato in nostro favore,
quando gli uomini ci assalirono,

essi ci avrebbero inghiottiti vivi,
talmente erano furiosi contro di noi;

allora le acque ci avrebbero
sommersi,
il torrente sarebbe passato sull'anima
nostra;

allora sarebbero passate sull'anima
nostra le acque tempestose.

Benedetto sia il Signore
che non ci ha abbandonati in preda
ai loro denti!

L'anima nostra è scampata come
un uccello dal laccio dei cacciatori:
il laccio è stato spezzato e noi siamo
scampati.

Il nostro aiuto è nel nome
del Signore,
che ha fatto il cielo e la terra.