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Non lo sai tu che in ogni tempo, da che l’uomo è stato posto sulla terra,

il trionfo dei malvagi è breve e la gioia degli empi non dura che un istante?

Anche se la sua altezza giungesse fino al cielo, il suo capo toccasse le nubi,

l’empio perirà per sempre come lo sterco suo; quelli che lo vedevano diranno: “Dov’è?”

Se ne volerà via come un sogno, non si troverà più; si dileguerà come una visione notturna.

L’occhio che lo guardava cesserà di vederlo e la sua casa più non lo scorgerà.

10 I suoi figli si raccomanderanno ai poveri, le sue mani restituiranno la sua ricchezza.

11 Il vigore giovanile che gli riempiva le ossa sarà nella polvere con lui.

12 Il male è dolce alla sua bocca, se lo nasconde sotto la lingua,

13 lo conserva, non lo lascia andare giù, lo trattiene sotto al suo palato;

14 ma il cibo gli si trasforma nelle viscere, gli diventa in corpo veleno d’aspide.

15 Ha trangugiato ricchezze e le vomiterà; Dio stesso gliele ricaccerà dal ventre.

16 Ha succhiato veleno d’aspide, la lingua della vipera lo ucciderà.

17 Non godrà più la vista di acque perenni, né di rivi fluenti di miele e di latte.

18 Renderà i suoi frutti, e non li mangerà; saranno pari alla ricchezza dei suoi guadagni, e non ne godrà.

19 Perché ha oppresso e abbandonato il povero, si è impadronito di case che non aveva costruite;

20 perché la sua ingordigia non conobbe limiti, egli non salverà nulla di ciò che ha tanto desiderato.

21 La sua voracità non risparmiava nulla, perciò il suo benessere non durerà.

22 Nel colmo dell’abbondanza, si troverà in miseria; la mano di chiunque ebbe a soffrire tormenti si alzerà contro di lui.

23 Quando starà per riempirsi il ventre, Dio manderà contro di lui la sua ira ardente; gliela farà piovere addosso per servirgli da cibo.

24 Se scampa alle armi di ferro, lo trafigge l’arco di bronzo.

25 Si strappa la freccia, essa gli esce dal corpo, la punta sfolgorante gli viene fuori dal fiele, lo assalgono i terrori della morte.

26 Buio profondo è riservato ai suoi tesori; lo consumerà un fuoco non attizzato dall’uomo, che divorerà quel che resta nella sua tenda.

27 Il cielo rivelerà la sua iniquità, la terra insorgerà contro di lui.

28 Le rendite della sua casa se ne andranno, portate via nel giorno dell’ira di Dio.

29 Tale la parte che Dio riserva all’empio, tale l’eredità che Dio gli destina».

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Corruzione e irresponsabilità dei potenti

(A)Guai a quelli che vivono tranquilli a Sion e fiduciosi sul monte di Samaria, ai notabili della prima fra le nazioni, dietro ai quali va la casa d’Israele!

Passate a Calne e guardate, e di là andate fino a Camat la grande, poi scendete a Gat dei Filistei: quelle città stanno forse meglio di questi regni? o il loro territorio è forse più vasto del vostro?

Voi volete allontanare il giorno del male, ma fate avvicinare il regno della violenza.

Si stendono su letti d’avorio, si sdraiano sui loro divani, mangiano gli agnelli del gregge e i vitelli presi dalla stalla.

Improvvisano al suono della cetra, si inventano strumenti musicali come Davide;

bevono il vino in ampie coppe e si ungono con gli oli più pregiati, ma non si addolorano per la rovina di Giuseppe.

Perciò ora andranno in esilio alla testa dei deportati e cesseranno le feste di questa combriccola.

Il Signore, Dio, l’ha giurato per se stesso, dice il Signore, Dio degli eserciti: «Io detesto l’orgoglio di Giacobbe, odio i suoi palazzi e darò in mano al nemico la città con tutto ciò che contiene».

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11 Perciò, visto che calpestate il povero ed esigete da lui tributi di frumento, voi fabbricate case di pietre squadrate, ma non le abiterete; piantate vigne deliziose, ma non ne berrete il vino.

12 Poiché io so quanto sono numerose le vostre trasgressioni, come sono gravi i vostri peccati; voi opprimete il giusto, accettate regali e danneggiate i poveri in tribunale.

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«Io mi accosterò a voi per giudicare e sarò un testimone pronto contro gli incantatori, contro gli adùlteri, contro quelli che giurano il falso, contro quelli che derubano l’operaio del suo salario, che opprimono la vedova e l’orfano, che fanno torto allo straniero e non hanno timore di me», dice il Signore degli eserciti.

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(A)«Poiché ecco, il giorno viene, ardente come una fornace; allora tutti i superbi e tutti i malfattori saranno come stoppia. Il giorno che viene li incendierà», dice il Signore degli eserciti, «e non lascerà loro né radice né ramo.

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