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12 Allora il Signore disse a Mosè: «Stendi la tua mano sul paese d'Egitto per farvi venire le cavallette; ed esse salgano sul paese d'Egitto e divorino tutta l'erba del paese, tutto quello che la grandine ha lasciato». 13 Mosè protese il suo bastone sul paese d'Egitto e il Signore fece levare un vento orientale sul paese, tutto quel giorno e tutta la notte. Quando venne il mattino, il vento orientale aveva portato le cavallette. 14 Le cavallette salirono su tutto il paese d'Egitto e si posarono su tutta l'estensione dell'Egitto. Erano numerosissime: prima non ce n'erano mai state tante, né mai piú tante ce ne saranno. 15 Esse coprirono la superficie di tutto il paese, che ne rimase oscurato, e divorarono tutta l'erba del paese e tutti i frutti degli alberi, che la grandine aveva lasciato. Nulla di verde rimase sugli alberi né sulle erbe della campagna, in tutto il paese d'Egitto.

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38 Porterai molta semenza al campo e raccoglierai poco, perché la *cavalletta la divorerà. 39 Pianterai vigne, le coltiverai, ma non berrai vino né coglierai uva, perché il verme le roderà. 40 Avrai degli ulivi in tutto il tuo territorio, ma non ti ungerai d'olio, perché i tuoi ulivi perderanno il loro frutto. 41 Genererai figli e figlie, ma non saranno tuoi, perché andranno in schiavitú. 42 Tutti i tuoi alberi e il frutto della terra saranno preda della cavalletta.

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La siccità

14 (A)La parola del Signore che fu rivolta a *Geremia in occasione della siccità.

«*Giuda è in lutto, le *porte delle sue città languiscono, giacciono per terra a lutto; il grido di *Gerusalemme sale al cielo.

I nobili fra di loro mandano i piccoli a cercare acqua; questi vanno alle cisterne, non trovano acqua, e tornano con i loro vasi vuoti; sono pieni di vergogna, di confusione, e si coprono il capo.

Il suolo è costernato perché non c’è stata pioggia nel paese; i lavoratori sono pieni di confusione e si coprono il capo.

Persino la cerva che figlia nella campagna abbandona il suo parto, perché non c’è erba;

gli onagri si fermano sulle alture, soffiano aria come gli sciacalli; i loro occhi sono spenti, perchè non c’è verdura».

(B)Signore, se le nostre *iniquità testimoniano contro di noi, opera per amor del tuo nome; poiché le nostre infedeltà sono molte; noi abbiamo peccato contro di te.

Speranza d’(*)Israele, suo salvatore in tempo di angoscia, perché saresti nel paese come un forestiero, come un viandante che si ferma per passarvi la notte?

Perché saresti come un uomo sopraffato, come un prode che non può salvare? Eppure, Signore, tu sei in mezzo a noi, e il tuo nome è invocato su di noi; non abbandonarci!

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«Vi ho colpito con ruggine e *carbonchio;
le *locuste hanno divorato
i vostri numerosi giardini, le vostre vigne, i vostri fichi, i vostri ulivi;
ma voi non siete tornati a me», dice il Signore.

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