Add parallel Print Page Options

Profezie contro Damasco, Gaza, Tiro, Edom e Ammon(A)

(B)Parole di *Amos, uno dei pastori di Tecoa, che ebbe in visione riguardo a *Israele, al tempo di *Uzzia, re di *Giuda, e al tempo di Geroboamo, figlio di Ioas, re d'Israele, due anni prima del terremoto.

Egli disse:
«Il Signore rugge da *Sion,
egli fa sentire la sua voce da *Gerusalemme;
i pascoli dei pastori sono desolati
e la vetta del *Carmelo è inaridita».

(C)Cosí parla il Signore:
«Per tre misfatti di *Damasco,
anzi per quattro, io non revocherò la mia sentenza,
perché hanno lacerato *Galaad con trebbie di ferro.

Io manderò nella casa di Azael un fuoco
che divorerà i palazzi di Ben-Adad;

spezzerò le sbarre di Damasco,
sterminerò ogni abitante da Bicat-Aven
e colui che tiene lo scettro da Bet-Eden;
il popolo di *Siria andrà in esilio a Chir», dice il Signore.

(D)Cosí parla il Signore:
«Per tre misfatti di Gaza,
anzi per quattro, io non revocherò la mia sentenza,
perché hanno deportato intere popolazioni per metterle in mano a *Edom.

Io manderò dentro le mura di Gaza un fuoco
che ne divorerà i palazzi;

annienterò ogni abitante di Asdod
e colui che tiene lo scettro ad Ascalon;
rivolgerò la mano contro Ecron
e il resto dei *Filistei perirà», dice Dio, il Signore.

(E)Cosí parla il Signore:
«Per tre misfatti di *Tiro,
anzi per quattro, io non revocherò la mia sentenza,
perché hanno messo in mano a Edom intere popolazioni, deportate da loro,
e non si sono ricordati del patto fraterno.

10 Io manderò dentro le mura di Tiro un fuoco
che divorerà i suoi palazzi».

11 (F)Cosí parla il Signore:
«Per tre misfatti di Edom,
anzi per quattro, io non revocherò la mia sentenza, perché ha inseguito suo fratello con la spada,
reprimendo ogni compassione,
e perché mantiene la sua ira per sempre
e serba la sua collera in perpetuo.

12 Io manderò in Teman un fuoco
che divorerà i palazzi di Bozra».

13 (G)Cosí parla il Signore:
«Per tre misfatti dei figli di *Ammon,
anzi per quattro, io non revocherò la mia sentenza,
perché hanno sventrato le donne incinte di Galaad
per allargare i loro confini.

14 Io accenderò dentro le mura di Rabba un fuoco
che ne divorerà i palazzi
in mezzo ai clamori di un giorno di battaglia,
in mezzo alla burrasca in un giorno di tempesta.

15 Il loro re sarà deportato
insieme con i suoi príncipi», dice il Signore.

Profezie contro Moab, Giuda e Israele

(H)Cosí parla il Signore:
«Per tre misfatti di *Moab,
anzi per quattro, io non revocherò la mia sentenza,
perché ha bruciato e calcinato le ossa del re di *Edom.

Io manderò in Moab un fuoco
che divorerà i palazzi di Cheriot.
Moab perirà in mezzo al tumulto,
alle grida di guerra e al suono delle trombe;

in mezzo ad esso sterminerò il *giudice
e ucciderò tutti i suoi príncipi, con lui», dice il Signore.

(I)Cosí parla il Signore:
«Per tre misfatti di *Giuda,
anzi per quattro, io non revocherò la mia sentenza,
perché hanno disprezzato la legge del Signore
e non hanno osservato i suoi precetti,
e perché si sono lasciati sviare dai loro falsi dèi,
dietro i quali erano già andati i loro padri.

Io manderò in Giuda un fuoco
che divorerà i palazzi di *Gerusalemme».

(J)Cosí parla il Signore:
«Per tre misfatti d'*Israele,
anzi per quattro, io non revocherò la mia sentenza,
perché vendono il giusto per denaro
e il povero a causa di un paio di sandali;

perché desiderano veder la polvere della terra sulla testa degli indifesi,
violano il diritto degli umili,
e figlio e padre vanno dalla stessa ragazza,
per profanare il mio santo nome.

Si stendono accanto a ogni altare su vestiti presi in pegno,
e nella casa del loro Dio bevono il vino di chi viene multato.

Eppure, io ho distrutto davanti a loro l'*Amoreo,
la cui statura era come l'altezza dei cedri,
e che era forte come le querce;
io ho distrutto il suo frutto in alto
e le sue radici in basso.

10 Eppure, io vi ho condotti fuori dal paese d'Egitto,
e vi ho guidati per quarant'anni nel deserto,
per darvi il paese dell'Amoreo.

11 Ho suscitato dei profeti tra i vostri figli
e dei nazirei[a] tra i vostri giovani.
Non è forse cosí, o figli d'Israele?» dice il Signore.

12 «Ma voi avete dato da bere del vino ai nazirei
e avete ordinato ai profeti di non profetizzare!

13 Ecco, io vi schiaccerò,
come un carro carico di covoni schiaccia la terra.

14 L'agile non avrà modo di darsi alla fuga,
il forte non potrà servirsi della sua forza,
e il valoroso non scamperà;

15 chi maneggia l'arco non potrà resistere,
chi ha il piede veloce non potrà scampare;
il cavaliere sul suo cavallo non si salverà,

16 il piú coraggioso fra i prodi
fuggirà nudo in quel giorno», dice il Signore.

Invito alla riflessione

(K)Ascoltate questa parola che il Signore pronunzia contro di voi, o figli d'*Israele,
contro tutta la famiglia che io ho condotto fuori dal paese d'Egitto:

«Voi soli ho conosciuto fra tutte le famiglie della terra;
perciò vi castigherò per tutte le vostre *trasgressioni».

Due uomini camminano forse insieme,
se prima non si sono accordati?

Ruggisce forse il leone nella foresta,
se non ha una preda?
Il leoncello fa forse udire la sua voce dalla tana,
se non ha preso nulla?

Cade forse l'uccello nella rete a terra,
se non gli è tesa una trappola?
Scatta forse la tagliola dal suolo,
se non ha preso qualcosa?

Squilla forse la tromba in una città,
senza che il popolo tremi?
Piomba forse una sciagura sopra una città,
senza che il Signore ne sia l'autore?

Poiché il Signore, Dio, non fa nulla
senza rivelare il suo segreto ai suoi servi, i *profeti.

Il leone ruggisce, chi non temerà?
Il Signore, Dio, parla, chi non profetizzerà?

Peccato e castigo d'Israele

(L)Proclamate questo sui palazzi di Asdod
e sui palazzi del paese d'Egitto;
dite: «Adunatevi sui monti di *Samaria,
osservate quali grandi disordini ci sono in essa
e quali oppressioni avvengono al suo interno!»

10 «Essi non sanno fare ciò che è retto», dice il Signore;
«accumulano nei loro palazzi i frutti della loro violenza e della rapina».

11 Perciò, cosí dice il Signore, Dio:
«Ecco il nemico è tutt'attorno al paese;
egli abbatterà la tua forza
e i tuoi palazzi saranno saccheggiati».

12 Cosí dice il Signore:
«Come il pastore strappa dalle fauci del leone
due zampe o un pezzo d'orecchio,
cosí scamperanno i figli d'Israele che in Samaria stanno ora seduti
sull'angolo di un divano o su un letto di damasco».

13 «Ascoltate questo e testimoniatelo alla casa di *Giacobbe»,
dice Dio, il Signore, Dio degli eserciti:

14 «Il giorno che io punirò Israele per le sue trasgressioni,
colpirò anche gli altari di *Betel;
i corni dell'altare saranno spezzati
e cadranno a terra.

15 Abbatterò le case d'inverno e le case d'estate;
le case d'avorio saranno distrutte
e scompariranno i grandi palazzi», dice il Signore.

(M)Ascoltate questa parola, vacche di *Basan[b] che state sul monte di *Samaria!
voi che opprimete gli umili, maltrattate i poveri
e dite ai vostri mariti: «Portate qua, ché beviamo!»

Il Signore, Dio, l'ha giurato per la sua santità:
«Ecco, verranno per voi dei giorni
in cui sarete tirate fuori con gli uncini,
e i vostri figli con gli ami da pesca;

voi uscirete per le brecce, ognuna davanti a sé,
e sarete scacciate verso l'Ermon», dice il Signore.

Rifiuto di tornare a Dio, malgrado il castigo

(N)«Andate a *Betel, e peccate,
a *Ghilgal, e peccate ancora di piú!
Portate ogni mattina i vostri sacrifici
e ogni tre giorni le vostre decime!

Fate fumare sacrifici di ringraziamento con lievito[c]!
Bandite delle offerte volontarie, proclamatele!
Poiché cosí vi piace fare, o figli d'*Israele»,
dice il Signore, Dio.

«Da parte mia, vi ho lasciati a bocca asciutta in tutte le vostre città;
vi ho fatto mancare il pane in tutti i vostri villaggi;
ma voi non siete tornati a me», dice il Signore.

«Vi ho anche rifiutato la pioggia,
quando mancavano ancora tre mesi alla mietitura;
ho fatto piovere sopra una città
e non ho fatto piovere sull'altra;
una parte del campo ha ricevuto la pioggia
e la parte su cui non ha piovuto è inaridita.

Due, tre città si trascinavano verso un'altra città per bere acqua,
e non potevano dissetarsi;
ma voi non siete tornati a me», dice il Signore.

«Vi ho colpito con ruggine e *carbonchio;
le *locuste hanno divorato
i vostri numerosi giardini, le vostre vigne, i vostri fichi, i vostri ulivi;
ma voi non siete tornati a me», dice il Signore.

10 «Ho mandato la peste in mezzo a voi come in Egitto;
ho ucciso i vostri giovani con la spada
e ho catturato i vostri cavalli;
vi ho fatto salire al naso il fetore dei vostri accampamenti;
ma voi non siete tornati a me», dice il Signore.

11 «Vi ho sconvolti,
come Dio sconvolse *Sodoma e *Gomorra,
e voi siete stati come un tizzone strappato dal fuoco;
ma voi non siete tornati a me», dice il Signore.

12 «Perciò, ti farò come ho detto, o Israele.
Poiché farò questo contro di te,
prepàrati, Israele, a incontrare il tuo Dio!»

13 Poiché, ecco, egli forma i monti, crea il vento,
e fa conoscere all'uomo il suo pensiero;
egli muta l'aurora in tenebre,
e cammina sulle alture della terra.
Il suo nome è il Signore, Dio degli eserciti.

Annunzio del giudizio ed esortazione al ravvedimento

(O)Ascoltate questa parola,
questo lamento che io pronunzio su di voi,
o casa d'*Israele!

«La vergine d'Israele è caduta
e non risorgerà piú;
giace distesa al suolo
e non c'è chi la rialzi».

Perché cosí dice il Signore, Dio:
«Alla città che metteva in campo mille uomini,
non ne resteranno che cento;
alla città che ne metteva in campo cento,
non ne resteranno che dieci per la casa d'Israele».

(P)Perché cosí dice il Signore alla casa d'Israele:
«Cercatemi e vivrete.

Non cercate *Betel,
non andate a *Ghilgal,
non giungete sino a Beer-Sceba;
perché Ghilgal andrà certamente in esilio,
e Betel sarà ridotto a nulla».

Cercate il Signore e vivrete,
affinché egli non si avventi come un fuoco sulla casa di *Giuseppe
e la consumi senza che a Betel ci sia chi la spenga.

Voi alterate il diritto in assenzio,
e gettate a terra la giustizia!

Egli ha fatto le Pleiadi e Orione,
cambia in aurora l'ombra di morte,
e il giorno in notte oscura;
chiama le acque del mare
e le riversa sulla faccia della terra:
il suo nome è il Signore.

Egli fa sorgere improvvisa la rovina sui potenti,
e la rovina piomba sulle fortezze.

10 (Q)Essi odiano chi li ammonisce
e detestano chi parla con rettitudine.

11 Perciò, visto che calpestate il povero
ed esigete da lui tributi di frumento,
voi fabbricate case di pietre squadrate,
ma non le abiterete;
piantate vigne deliziose,
ma non ne berrete il vino.

12 Poiché io so quanto sono numerose le vostre *trasgressioni,
come sono gravi i vostri peccati;
voi opprimete il giusto, accettate regali
e danneggiate i poveri in tribunale.

13 Ecco perché, in tempi come questi, il saggio tace;
perché i tempi sono malvagi[d].

14 Cercate il bene e non il male, affinché viviate,
e il Signore, Dio degli eserciti, sia con voi,
come dite.

15 Odiate il male, amate il bene
e, nei tribunali, stabilite saldamente il diritto.
Forse il Signore, Dio degli eserciti, avrà pietà
del resto di Giuseppe.

16 Perciò, cosí dice il Signore, Dio degli eserciti, il Signore:
«In tutte le piazze si farà lamento
e in tutte le strade si dirà: “Ahimè! ahimè!”
Si inviteranno i contadini a fare cordoglio,
e al lamento quelli che conoscono le nenie del lutto.

17 «In tutte le vigne si alzeranno lamenti,
perché io passerò in mezzo a te», dice il Signore.

18 (R)Guai a voi che desiderate il *giorno del Signore!
Che vi aspettate dal giorno del Signore?
Sarà un giorno di tenebre, non di luce.

19 Voi sarete come uno che fugge davanti a un leone
e s'imbatte in un orso;
come uno che entra in casa, appoggia la mano alla parete,
e lo morde un serpente.

20 Il giorno del Signore non è forse tenebre e non luce?
oscurissimo e senza splendore?

21 «Io odio, disprezzo le vostre *feste,
non prendo piacere nelle vostre assemblee solenni.

22 Se mi offrite i vostri olocausti e le vostre offerte,
io non le gradisco;
e non tengo conto
delle bestie grasse che mi offrite in sacrifici di riconoscenza.

23 Allontana da me il rumore dei tuoi canti!
Non voglio piú sentire il suono delle tue cetre!

24 Scorra piuttosto il diritto come acqua
e la giustizia come un torrente perenne!

25 O casa d'Israele, mi avete forse presentato sacrifici e offerte
nel deserto,
durante i quarant'anni?

26 Ora prenderete sulle spalle il baldacchino del vostro re
e il piedistallo delle vostre immagini,
la stella dei vostri dèi,
che vi siete fatti;

27 e io vi farò andare in esilio oltre *Damasco[e]»,
dice il Signore, il cui nome è Dio degli eserciti.

Corruzione e irresponsabilità dei potenti

(S)Guai a quelli che vivono tranquilli a *Sion
e fiduciosi sul monte di *Samaria,
ai notabili della prima fra le nazioni,
dietro ai quali va la casa d'*Israele!

Passate a Calne e guardate,
e di là andate fino a Camat la grande,
poi scendete a Gat dei *Filistei:
quelle città stanno forse meglio di questi regni?
o il loro territorio è forse piú vasto del vostro?

Voi volete allontanare il giorno del male,
ma fate avvicinare il regno della violenza.

Si stendono su letti d'avorio,
si sdraiano sui loro divani,
mangiano gli agnelli del gregge
e i vitelli presi dalla stalla.

Improvvisano al suono della cetra,
si inventano strumenti musicali come *Davide;

bevono il vino in ampie coppe
e si ungono con gli oli piú pregiati,
ma non si addolorano per la rovina di *Giuseppe.

Perciò ora andranno in esilio alla testa dei deportati
e cesseranno le *feste di questa combriccola.

Il Signore, Dio, l'ha giurato per sé stesso,
dice il Signore, Dio degli eserciti:
«Io detesto l'orgoglio di *Giacobbe,
odio i suoi palazzi
e darò in mano al nemico la città con tutto ciò che contiene».

Se restano dieci uomini in una casa, moriranno.

10 Un parente verrà con il becchino a prendere il morto
e a portarne via di casa le ossa;
e dirà a colui che è in fondo alla casa:
«Ce n'è altri con te?»
L'altro risponderà: «No».
E il primo dirà: «Zitto!
Non è il momento di nominare il nome del Signore».

11 Poiché, ecco, il Signore comanda
di far cadere a pezzi la casa grande
e ridurre la piccola in frantumi.

12 Corrono forse i cavalli sulle rocce?
Si ara forse su esse con i buoi?
Eppure voi cambiate il diritto in veleno
e il frutto della giustizia in assenzio;

13 vi rallegrate di cose da nulla
e dite: «Non è forse con la nostra forza
che abbiamo acquistato potenza?»

14 Poiché, ecco, o casa d'Israele,
dice il Signore, Dio degli eserciti:
«Io faccio sorgere contro di voi una nazione,
che vi opprimerà dall'ingresso di Camat
fino al torrente dell'Arabà».

Intercessione di Amos in favore d'Israele

(T)Il Signore, Dio, mi fece vedere questo:
Egli formava delle *locuste
al primo spuntare dell'erba tenera,
quella che spunta dopo la falciatura per il re.

Quando esse ebbero finito di divorare l'erba della terra,
io dissi: «Signore, Dio, perdona!
Come potrà sopravvivere *Giacobbe,
piccolo com'è?»

Il Signore si pentí di questo.
«Ciò non accadrà», disse il Signore.

Il Signore, Dio, mi fece vedere questo:
Il Signore, Dio, annunciava di voler difendere la sua causa mediante il fuoco:
il fuoco divorò il grande abisso
e divorò la campagna.

Allora io dissi: «Signore, Dio, férmati!
Come potrà sopravvivere Giacobbe,
piccolo com'è?»

Il Signore si pentí di questo.
«Neppure ciò accadrà», disse il Signore, Dio.

Egli mi fece vedere questo:
Il Signore stava sopra un muro
e aveva in mano un filo a piombo.

Il Signore mi disse: «*Amos, che cosa vedi?»
Io risposi: «Un filo a piombo».
E il Signore disse: «Ecco, io metto il filo a piombo in mezzo al mio popolo, *Israele;
io non lo risparmierò piú;

saranno devastati gli alti luoghi d'*Isacco,
i *santuari d'Israele saranno distrutti,
e io mi leverò con la spada contro la casa di Geroboamo».

Amos e il sacerdote Amasia

10 (U)Allora Amasia, *sacerdote di *Betel, mandò a dire a Geroboamo, re d'Israele: «Amos congiura contro di te in mezzo alla casa d'Israele; il paese non può sopportare tutte le sue parole. 11 Amos, infatti, ha detto: “Geroboamo morirà di spada e Israele sarà condotto in esilio lontano dal suo paese”». 12 Poi Amasia disse ad Amos: «*Veggente, vattene, fuggi nel paese di Giuda; mangia il tuo pane laggiú e là profetizza; 13 ma a Betel non profetizzare piú, perché è santuario del re e residenza reale».

14 Allora Amos rispose: «Io non sono *profeta, né figlio di profeta; sono un mandriano e coltivo i sicomori. 15 Il Signore mi prese mentre ero dietro al gregge e mi disse: “Va', profetizza al mio popolo, a Israele”.

16 Ora ascolta la parola del Signore. Tu dici: “Non profetizzare contro Israele e non predicare contro la casa d'Isacco!” 17 Ebbene, cosí dice il Signore: “Tua moglie si prostituirà nella città, i tuoi figli e le tue figlie saranno uccisi con la spada, il tuo paese sarà spartito con la cordicella, tu stesso morirai su terra impura e Israele sarà certamente condotto in esilio, lontano dal suo paese”».

Footnotes

  1. Amos 2:11 Nazirei, da una parola che significa separarsi dagli altri, imporsi delle astinenze, consacrarsi (Nu 6:1).
  2. Amos 4:1 Vacche di Basan, cioè le donne dei grandi d'Israele.
  3. Amos 4:5 Fare sacrifici di ringraziamento con il lievito era proibito dalla legge.
  4. Amos 5:13 +Ef 5:16.
  5. Amos 5:27 +At 7:42-43.

Vocazione di Giona. Fuga e punizione del profeta(A)

(B)La parola del Signore fu rivolta a *Giona, figlio di Amittai, in questi termini:

«Àlzati, va' a *Ninive, la gran città, e proclama contro di lei che la loro malvagità è salita fino a me».

Ma Giona si mise in viaggio per fuggire a Tarsis, lontano dalla presenza del Signore. Scese a *Iafo, dove trovò una nave diretta a Tarsis e, pagato il prezzo del suo viaggio, si imbarcò per andare con loro a Tarsis, lontano dalla presenza del Signore.

(C)Il Signore scatenò un gran vento sul mare, e vi fu sul mare una tempesta cosí forte che la nave era sul punto di sfasciarsi. I marinai ebbero paura e invocarono ciascuno il proprio dio e gettarono a mare il carico di bordo, per alleggerire la nave. Giona, invece, era sceso in fondo alla nave, si era coricato e dormiva profondamente. Il capitano gli si avvicinò e gli disse: «Che fai qui? Dormi? Àlzati, invoca il tuo dio! Forse egli si darà pensiero di noi e non periremo». Poi si dissero l'un l'altro: «Venite, tiriamo a sorte e sapremo per causa di chi ci capita questa disgrazia». Tirarono a sorte e la sorte cadde su Giona.

Allora gli dissero: «Spiegaci dunque per causa di chi ci capita questa disgrazia! Qual è il tuo mestiere? Da dove vieni? Qual è il tuo paese? A quale popolo appartieni?» Egli rispose loro: «Sono *Ebreo e temo il Signore, Dio del cielo, che ha fatto il mare e la terraferma». 10 Allora quegli uomini furono presi da grande spavento e gli domandarono: «Perché hai fatto questo?» Quegli uomini infatti sapevano che egli fuggiva lontano dalla presenza del Signore, perché egli li aveva messi al corrente della cosa. 11 Poi gli dissero: «Che dobbiamo fare di te perché il mare si calmi per noi?» Il mare infatti si faceva sempre piú tempestoso. 12 Egli rispose: «Prendetemi e gettatemi in mare, e il mare si calmerà per voi; perché io so che questa gran tempesta vi piomba addosso per causa mia».

13 Tuttavia quegli uomini remavano con forza per raggiungere la riva; ma non riuscivano, perché il mare si faceva sempre piú tempestoso e minaccioso. 14 Allora gridarono al Signore e dissero: «Signore, non lasciarci perire per risparmiare la vita di quest'uomo e non accusarci del sangue innocente; poiché tu, Signore, hai fatto come ti è piaciuto». 15 Poi presero Giona, lo gettarono in mare e la furia del mare si calmò. 16 Allora quegli uomini furono presi da un grande timore del Signore; offrirono un sacrificio al Signore e fecero dei voti.

Giona nel ventre d'un pesce. Sua preghiera e sua liberazione

(D)Il Signore fece venire un gran pesce per inghiottire *Giona: Giona rimase nel ventre del pesce tre giorni e tre notti.
Dal ventre del pesce Giona pregò il Signore, il suo Dio, e disse:

«Io ho gridato al Signore, dal fondo della mia angoscia,
ed egli mi ha risposto;
dalla profondità del *soggiorno dei morti ho gridato
e tu hai udito la mia voce.

Tu mi hai gettato nell'abisso, nel cuore del mare;
la corrente mi ha circondato,
tutte le tue onde e tutti i tuoi flutti mi hanno travolto.

Io dicevo: “Sono cacciato lontano dal tuo sguardo!
Come potrei vedere ancora il tuo *tempio santo?”

Le acque mi hanno sommerso;
l'abisso mi ha inghiottito;
le alghe si sono attorcigliate alla mia testa.

Sono sprofondato fino alle radici dei monti;
la terra ha chiuso le sue sbarre su di me per sempre;
ma tu mi hai fatto risalire dalla fossa,
o Signore, mio Dio!

Quando la vita veniva meno in me,
io mi sono ricordato del Signore
e la mia preghiera è giunta fino a te,
nel tuo tempio santo.

Quelli che onorano gli idoli vani
allontanano da sé la grazia;

10 ma io ti offrirò sacrifici, con canti di lode;
adempirò i voti che ho fatto.
La salvezza viene dal Signore».

11 E il Signore diede ordine al pesce, e il pesce vomitò Giona sulla terraferma.

Predicazione di Giona a Ninive

(E)La parola del Signore fu rivolta a *Giona, per la seconda volta, in questi termini:

«Àlzati, va' a *Ninive, la gran città, e proclama loro quello che io ti comando». Giona partí e andò a Ninive, come il Signore aveva ordinato. Ninive era una città grande davanti a Dio; ci volevano tre giorni di cammino per attraversarla. Giona cominciò a inoltrarsi nella città per una giornata di cammino e proclamava: «Ancora quaranta giorni, e Ninive sarà distrutta!»

I Niniviti credettero a Dio, proclamarono un digiuno, e si vestirono di sacchi, tutti, dal piú grande al piú piccolo. E poiché la notizia era giunta al re di Ninive, questi si alzò dal trono, si tolse il mantello di dosso, si coprí di sacco e si mise seduto sulla cenere. Poi, per decreto del re e dei suoi grandi, fu reso noto in Ninive un ordine di questo tipo: «Uomini e animali, armenti e greggi, non assaggino nulla; non vadano al pascolo e non bevano acqua; uomini e animali si coprano di sacco e gridino a Dio con forza; ognuno si converta dalla sua malvagità e dalla violenza compiuta dalle sue mani. Forse Dio si ricrederà, si pentirà e spegnerà la sua ira ardente, cosí che noi non periamo».

10 Dio vide ciò che facevano, vide che si convertivano dalla loro malvagità, e si pentí del male che aveva minacciato di far loro; e non lo fece.

Irritazione di Giona; rimproveri del Signore

(F)*Giona ne provò gran dispiacere, e ne fu irritato. Allora pregò e disse: «O Signore, non era forse questo che io dicevo, mentre ero ancora nel mio paese? Perciò mi affrettai a fuggire a Tarsis. Sapevo infatti che tu sei un Dio misericordioso, pietoso, lento all'ira e di gran bontà e che ti penti del male minacciato. Perciò, Signore, ti prego, riprenditi la mia vita; poiché per me è meglio morire piuttosto che vivere».

Il Signore gli disse: «Fai bene a irritarti cosí?»

Poi Giona uscí dalla città e si mise seduto a oriente della città; là si fece una capanna e si riparò alla sua ombra, per poter vedere quello che sarebbe successo alla città. Dio, il Signore, per calmarlo della sua irritazione, fece crescere un ricino che salí al di sopra di Giona per fare ombra sul suo capo. Giona provò una grandissima gioia a causa di quel ricino.

L'indomani, allo spuntar dell'alba, Dio mandò un verme a rosicchiare il ricino e questo seccò. Dopo che il sole si fu alzato, Dio fece soffiare un soffocante vento orientale e il sole picchiò sul capo di Giona cosí forte da farlo venir meno. Allora egli chiese di morire, dicendo: «È meglio per me morire che vivere».

Dio disse a Giona: «Fai bene a irritarti cosí a causa del ricino?» Egli rispose: «Sí, faccio bene a irritarmi cosí, fino a desiderare la morte». 10 Il Signore disse: «Tu hai pietà del ricino per il quale non ti sei affaticato, che tu non hai fatto crescere, che è nato in una notte e in una notte è perito; 11 e io non avrei pietà di *Ninive, la gran città, nella quale si trovano piú di centoventimila persone che non sanno distinguere la loro destra dalla loro sinistra, e tanta quantità di bestiame?»

La famiglia di Osea, illustrazione della situazione d'Israele(A)

(B)Parola del Signore rivolta a *Osea, figlio di Beeri, al tempo di *Uzzia, di Iotam, di Acaz, di *Ezechia, re di *Giuda, e al tempo di Geroboamo, figlio di Ioas, re d'*Israele.
Il Signore cominciò a parlare a Osea e gli disse: «Va', prenditi in moglie una prostituta e genera figli di prostituzione; perché il paese si prostituisce, abbandonando il Signore».

Egli andò e prese Gomer, figlia di Diblaim; lei concepí, e gli partorí un figlio. Il Signore gli disse: «Chiamalo Izreel[a], perché tra poco io punirò la casa di Ieu per il sangue versato a Izreel e porrò fine al regno della casa d'Israele. Quel giorno avverrà che io spezzerò l'arco d'Israele nella valle di Izreel».

Lei concepí di nuovo e partorí una figlia. Il Signore disse a Osea: «Chiamala Lo-Ruama[b], perché io non avrò piú compassione della casa d'Israele in modo da perdonarla. Ma avrò compassione della casa di Giuda; li salverò mediante il Signore, il loro Dio; non li salverò con l'arco, né con spada, né con la guerra, né con cavalli, né con cavalieri».

Quando lei ebbe divezzato Lo-Ruama, concepí e partorí un figlio. Il Signore disse a Osea: «Chiamalo Lo-Ammi[c], perché voi non siete mio popolo e io non sarò per voi.

Castigo e ristabilimento d'Israele

10 (C)«Tuttavia, il numero dei figli d'*Israele sarà come la sabbia del mare, che non si può misurare né contare. Avverrà che invece di dir loro, come si diceva: “Voi non siete mio popolo”, sarà loro detto: “Siete figli del Dio vivente”[d]. 11 I figli di *Giuda e i figli d'Israele si raduneranno, si daranno un unico capo e marceranno fuori dal paese; perché sarà grande il giorno di Izreel.

«Dite ai vostri fratelli: “Ammi[e]!” e alle vostre sorelle: “Ruama[f]!”

(D)«Contestate vostra madre, contestatela! perché lei non è piú mia moglie, e io non sono piú suo marito! Tolga dalla sua faccia le sue prostituzioni, e i suoi adulteri dal suo petto; altrimenti, io la spoglierò nuda, la metterò com'era nel giorno che nacque, la renderò simile a un deserto, la ridurrò come una terra arida e la farò morir di sete. Non avrò pietà dei suoi figli, perché sono figli di prostituzione; perché la loro madre si è prostituita; colei che li ha concepiti ha fatto cose vergognose, poiché ha detto: “Seguirò i miei amanti, che mi danno il mio pane, la mia acqua, la mia lana, il mio lino, il mio olio e le mie bevande”. Perciò, ecco, io ti sbarrerò la via con delle spine; la circonderò di un muro, cosí che non troverà piú i suoi sentieri. Correrà dietro ai suoi amanti, ma non li raggiungerà; li cercherà, ma non li troverà. Allora dirà: “Tornerò al mio primo marito, perché allora stavo meglio d'adesso”.

Lei non si è resa conto che io le davo il grano, il vino, l'olio; io le prodigavo l'argento e l'oro, che essi hanno usato per *Baal! Perciò io riprenderò il mio grano a suo tempo, e il mio vino nella sua stagione; le strapperò la mia lana e il mio lino, che servivano a coprire la sua nudità. 10 Ora scoprirò la sua vergogna agli occhi dei suoi amanti, e nessuno la salverà dalla mia mano. 11 Farò cessare tutte le sue gioie, le sue *feste, i suoi noviluni, i suoi sabati e tutte le sue solennità. 12 Devasterò le sue vigne e i suoi fichi, di cui diceva: “Sono il compenso che mi hanno dato i miei amanti”. Io li ridurrò in un bosco e li divoreranno gli animali della campagna. 13 La punirò a causa dei giorni dei Baal, quando bruciava loro incenso e, ornata dei suoi pendenti e dei suoi gioielli, seguiva i suoi amanti e dimenticava me», dice il Signore.

14 (E)«Perciò, ecco, io l'attrarrò, la condurrò nel deserto e parlerò al suo cuore. 15 Di là le darò le sue vigne e la valle d'Acor[g] come porta di speranza; là mi risponderà come ai giorni della sua gioventú, come ai giorni che uscí dal paese d'Egitto. 16 Quel giorno avverrà», dice il Signore, «che tu mi chiamerai: “Marito mio!” e non mi chiamerai piú: “Mio Baal[h]!” 17 Io toglierò dalla sua bocca i nomi dei Baal, e il loro nome non sarà piú pronunciato. 18 Quel giorno io farò per loro un patto con le bestie dei campi, con gli uccelli del cielo e con i rettili del suolo; spezzerò e allontanerò dal paese l'arco, la spada, la guerra, e li farò riposare al sicuro. 19 Io ti fidanzerò a me per l'eternità; ti fidanzerò a me in giustizia e in equità, in benevolenza e in compassioni. 20 Ti fidanzerò a me in fedeltà, e tu conoscerai il Signore. 21 Quel giorno avverrà che io ti risponderò», dice il Signore: «risponderò al cielo, ed esso risponderà alla terra; 22 la terra risponderà al grano, al vino, all'olio, e questi risponderanno a Izreel[i]. 23 Io lo seminerò per me in questa terra, e avrò compassione di Lo-Ruama[j]; e dirò a Lo-Ammi[k]: “Tu sei mio popolo!” ed egli mi risponderà: “Mio Dio[l]!”»

L'amore di Dio per Israele nonostante i peccati di questo

(F)Il Signore mi disse: «Va' ancora, ama una donna amata da un altro, e adultera; amala come il Signore ama i figli d'*Israele, i quali anche si volgono ad altri dèi e amano le schiacciate d'uva[m]».

Allora me la comprai per quindici *sicli d'argento, per un *comer d'orzo e un letec d'orzo, e le dissi: «Aspettami per parecchio tempo: non ti prostituire e non darti a nessun uomo; io farò lo stesso per te». I figli d'Israele infatti staranno per parecchio tempo senza re, senza capo, senza sacrificio e senza statua, senza *efod e senza idoli domestici. Poi i figli d'Israele torneranno a cercare il Signore, loro Dio, e *Davide, loro re, e ricorreranno tremanti al Signore e alla sua bontà, negli ultimi giorni.

Footnotes

  1. Osea 1:4 Izreel, lett. Dio disperde o Dio semina.
  2. Osea 1:6 Lo-Ruama, lett. che non ottiene compassione.
  3. Osea 1:9 Lo-Ammi, lett. non popolo mio.
  4. Osea 1:10 + Ro 9:26; cfr. 1 P 2:10.
  5. Osea 2:1 Ammi, lett. popolo mio.
  6. Osea 2:1 Ruama, lett. che ha ottenuto compassione.
  7. Osea 2:15 Acor, da un termine che significa turbare, affliggere.
  8. Osea 2:16 Mio Baal, lett. mio padrone.
  9. Osea 2:22 Izreel, lett. Dio semina, designazione d'Israele.
  10. Osea 2:23 Lo-Ruama, lett. che non ottiene compassione.
  11. Osea 2:23 Lo-Ammi, lett. non popolo mio.
  12. Osea 2:23 +Ro 9:25; cfr. 1 P 2:10.
  13. Osea 3:1 Le schiacciate d'uva, questi dolci venivano offerti agli idoli.