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11 (A)La nostra bocca vi ha parlato apertamente, Corinzi; il nostro cuore si è allargato. 12 Voi non siete allo stretto in noi, ma è il vostro cuore che si è ristretto. 13 Ora, per renderci il contraccambio (parlo come a figli), allargate il cuore anche voi!

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11 Miei cari fratelli di Corinto, vi ho parlato apertamente, offrendovi il mio cuore. 12 Se cʼè ancora freddezza fra di noi, non è per mancanza di amore da parte mia, ma da parte vostra! 13 Vi parlo come a dei figli; contraccambiate il nostro affetto, apriteci il vostro cuore!

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Avevo infatti deciso in me stesso di non venire a rattristarvi una seconda volta. Perché, se io vi rattristo, chi mi rallegrerà se non colui che sarà stato da me rattristato? Vi ho scritto a quel modo affinché, al mio arrivo, io non abbia tristezza da coloro dai quali dovrei avere gioia; avendo fiducia, riguardo a voi tutti, che la mia gioia è la gioia di tutti voi. Poiché vi ho scritto in grande afflizione e in angoscia di cuore con molte lacrime, non già per rattristarvi, ma per farvi conoscere l’amore grandissimo che ho per voi.

Perdono per il colpevole

(A)Ora se qualcuno è stato causa di tristezza, egli ha rattristato non tanto me quanto, in qualche misura, per non esagerare, tutti voi. Basta a quel tale la punizione inflittagli dalla maggioranza; quindi ora, al contrario, dovreste piuttosto perdonarlo e confortarlo, perché non abbia a rimanere oppresso da troppa tristezza. Perciò vi esorto a confermargli il vostro amore; poiché anche per questo vi ho scritto: per mettervi alla prova e vedere[a] se siete ubbidienti in ogni cosa. 10 A chi voi perdonate qualcosa, perdono anch’io; perché anch’io quello che ho perdonato, se ho perdonato qualcosa, l’ho fatto[b] per amore vostro, davanti a Cristo, 11 affinché non siamo raggirati da Satana; infatti non ignoriamo le sue macchinazioni.

12 Giunto a Troas per il vangelo di Cristo, una porta mi fu aperta dal Signore, 13 ma non ero tranquillo nel mio spirito perché non vi trovai Tito, mio fratello; così, congedatomi da loro, partii per la Macedonia.

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Footnotes

  1. 2 Corinzi 2:9 Per mettervi alla prova e vedere, lett. per conoscere la vostra prova.
  2. 2 Corinzi 2:10 TR e M perché anch’io, se ho perdonato qualcosa, a chi ho perdonato, l’ho fatto…

Ho detto a me stesso: «Non voglio rattristarli con unʼaltra visita penosa». Infatti, se io vi rattristo, chi mai mi farà contento? Se siete voi quelli che mi rallegrano, come potrete farlo, se io vi rattristo? Questa è la ragione per cui vi ho scritto quelle cose nella mia ultima lettera, in modo che possiate risolverle prima del mio arrivo. Così, quando verrò, non sarò rattristato da quelli che, invece, dovrebbero darmi la gioia più grande. Sono sicuro che la vostra felicità è talmente legata alla mia, che non sarete felici, se non lo sarò anchʼio.

Sapeste quanto ho sofferto a scrivervi quella lettera! Da spezzarmi il cuore. Vi confesso che ho perfino pianto. Non volevo darvi un dispiacere, ma dovevo farvi sapere quanto vi amo e quanto mi sta a cuore ciò che vi succede.

5-6 Ricordatevi che lʼuomo del quale parlavo nella mia lettera, intendo quello che è stato causa di tutto, non ha dato un dispiacere soltanto a me, ma anche a tutti voi, o almeno a una buona parte di voi, per non esagerare. Con lui non voglio essere più severo di quanto dovrei. È stato punito abbastanza dalla disapprovazione della maggioranza. Ora è tempo di perdonarlo e di consolarlo, altrimenti potrebbe non riprendersi più per lʼamarezza e lo scoraggiamento. Perciò, vi prego di fargli capire che gli volete ancora bene.

Chi è adatto per questo lavoro?

Un altro motivo per cui vi ho scritto così era per sapere fino a che punto mi avreste ubbidito. 10 Quando perdonate qualcuno, anchʼio lo perdono. Infatti, ciò che ho perdonato, se ho perdonato qualcosa, lʼho fatto per amor vostro e con lʼautorità di Cristo, 11 per non permettere che Satana si approfitti di noi, giacché conosciamo bene le sue macchinazioni.

12 Quando arrivai nella città di Troade, il Signore mi offrì una grande occasione per predicare il Vangelo. 13 Tuttavia non avevo pace, perché il mio caro fratello Tito non era là ad aspettarmi, ed io non sapevo dove fosse, né che cosa gli fosse successo. Allora salutai i credenti di Troade e partii per la Macedonia alla sua ricerca.

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Perciò anch’io, non potendo più resistere, mandai a informarmi della vostra fede, temendo che il tentatore vi avesse tentati, e la nostra fatica fosse risultata vana.

(A)Ma ora Timoteo è ritornato e ci ha recato buone notizie della vostra fede e del vostro amore, e ci ha detto che conservate sempre un buon ricordo di noi e desiderate vederci, come anche noi desideriamo vedere voi. Per questa ragione, fratelli, siamo stati consolati a vostro riguardo, a motivo della vostra fede, pur fra tutte le nostre angustie e afflizioni; perché ora, se state saldi nel Signore, ci sentiamo rivivere. Come potremmo, infatti, esprimere a Dio la nostra gratitudine a vostro riguardo, per la gioia che ci date davanti al nostro Dio, 10 mentre notte e giorno preghiamo intensamente di poter vedere il vostro volto e di colmare le lacune della vostra fede?

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Ecco perché, non potendo più aspettare, ho mandato Timòteo a vedere se la vostra fede era ancora forte. Avevo paura che Satana vi avesse tentato, e che tutto il nostro lavoro tra voi fosse stato inutile. Ma ora Timòteo è appena ritornato con le buone notizie che la vostra fede e il vostro amore sono più forti che mai. Mi ha detto anche che avete un bel ricordo della nostra visita e che desiderate rivederci quanto lo desideriamo noi. Così, fratelli, la vostra fede ci è stata di grande conforto in mezzo a tutte queste angustie e tribolazioni. Adesso sì che ci sentiamo rivivere, perché sappiamo che restate saldi nel Signore!

Come possiamo ringraziare abbastanza Dio per tutta la gioia che ci avete dato? 10 Giorno e notte preghiamo in continuazione per voi, chiedendo a Dio di potervi rivedere e di colmare qualsiasi piccola lacuna ci possa ancora essere nella vostra fede.

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25 Una buona notizia da un paese lontano è come acqua fresca a una persona stanca e assetata.

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'Proverbi 25:25' not found for the version: La Bibbia della Gioia.

17 Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro, perché essi vegliano per le vostre anime come chi deve renderne conto, affinché facciano questo con gioia e non sospirando; perché ciò non vi sarebbe di alcuna utilità.

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17 Obbedite a quelli che dirigono le chiese e fate volentieri ciò che vi suggeriscono, perché è loro compito sorvegliare le vostre anime, di cui dovranno rendere conto a Dio. Fate in modo che possano farlo con gioia, e non malvolentieri: questo non gioverebbe neppure a voi.

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